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Scenari economici - Documento - 21/07/2023
Pubblicato in Lavoro e Previdenza n. 30/2023

Aggiornamento Costo del Lavoro Standard nei principali settori

Sulla base delle variazioni previste dai contratti collettivi nazionali di riferimento, è stato rideterminato il costo orario standard nei principali settori merceologici.

Costo del lavoro standard di un lavoratore tipo

nei principali settori merceologici

 

In conformità con la metodologia di analisi del costo del lavoro oramai consolidata, è stato aggiornato il costo orario dell’addetto tipo appartenente ai principali settori di attività. Il nuovo valore, decorrente dal mese previsto da ciascun CCNL, potrà fornire alle Aziende un utile strumento di benchmarking per valutare i propri livelli di costo.

I dati elaborati tengono conto della situazione consolidata al 31 dicembre 2022 e delle variazioni economiche e normative che gli accordi di rinnovo hanno previsto entro luglio del 2023.

Nella definizione dei nuovi valori di costo si è fatto riferimento al calendario lavorativo del corrente anno che, rispetto al 2022, delinea una minore numero di giorni lavorativi ed un inferiore livello di ore teoriche annue di lavoro.

I dati riportati nelle tabelle del costo standard sono relativi a un lavoratore addetto alla tipologia di turni maggiormente utilizzata nel settore di appartenenza, con quattro anni di anzianità aziendale, cui sia attribuito il solo trattamento normativo e retributivo previsto dal contratto nazionale di riferimento. Per tutti i settori è inoltre ipotizzata l’adesione ai fondi previdenziali e/o assistenziali disciplinati dai singoli contratti collettivi nazionali.

Circa le modalità di calcolo utilizzate, si rimanda a quanto indicato nella sezione “Costo del lavoro e retribuzioni” del Servizio Economia del Lavoro, consultabile sul sito web dell’Unione Industriali Torino.

 

Settori Interessati

Alimentare

Cartario

Chimico

Facility

Gomma/Plastica

Grafico

Legno

Metalmeccanico

Pelletteria

Telecomunicazioni

Terziario

Tessile

 

 

 

 

Contratti che hanno previsto variazioni salariali e/o normative entro luglio 2023

Settore Alimentare

Con decorrenza 1° gennaio 2023, l’accordo di rinnovo sottoscritto in data 31/07/2020, ha previsto l’ultimo incremento del TEM. Sempre dal 01/01/2023 viene introdotto il Trattamento economico per mancata contrattazione di II livello, erogato per 12 mensilità omnicomprensive degli effetti su tutti gli istituti diretti e indiretti della retribuzione. Tale istituto sostituisce il precedente elemento di garanzia retributiva. Inoltre, a far data dall’1/04/2023 viene corrisposto a tutti i lavoratori un Incremento Aggiuntivo della Retribuzione che avrà effetti solo su 13^, 14^ e TFR.

Tali disposizioni comportano per l’operaio di 4° livello, scelto come riferimento standard, i seguenti effetti retributivi e di costo:

  • Aumento TEM (01/01/23)                                                  18,28 €/mese
  • Tratt. Econ. mancata contrat. II liv (01/01/23)         26,28 €/mese
  • Elemento di Garanzia Retributiva (01/01/23)          -21,02 €/mese
  • I.A.R. (01/04/23)                                                                         30,66 €/mese
  • Incremento Costo del lavoro

(rispetto a dicembre 2022)                                        0,78 €/h pari a +3,00%

La prossima variazione economico normativa avverrà al rinnovo del contratto.

 

Settore Cartario

Con decorrenza 1° gennaio 2023, l’accordo di rinnovo sottoscritto in data 28/07/2021, ha previsto il secondo incremento dei minimi e dell’Elemento di Modernizzazione Contrattuale (EMC). Inoltre, sempre dalla stessa data sono riconosciuti un aumento dello 0,3% del contributo c/azienda per Byblos ed un contributo aggiuntivo dello 0,1% per la formazione.

Tali disposizioni comportano per l’operaio di livello C1, scelto come riferimento standard, i seguenti effetti retributivi e di costo:

  • Aumento minimo contrattuale                                  24,00 €/mese
  • Aumento EMC                                                                       6,00 €/mese
  • Aumento contribuzione aziendale BYBLOS        +0,30%
  • Contributo aggiuntivo per la formzione                 +0,10%
  • Incremento Costo del lavoro

(rispetto a dicembre 2022)                                          0,56 €/h pari a +2,07%

La prossima variazione economico normativa avverrà a gennaio 2024.

 

Settore Chimico

Con decorrenza 1° gennaio e 1° luglio 2023, l’accordo di rinnovo sottoscritto in data 13/06/2022, ha previsto il secondo ed il terzo incremento dei minimi e dell’IPO.

Tali disposizioni comportano per l’operaio di livello E3, scelto come riferimento standard, i seguenti effetti retributivi e di costo:

  • Aumento minimo contrattuale 01/01/23       21,00 €/mese
  • Aumento IPO 01/01/23                                               1,00 €/mese
  • Aumento minimo contrattuale 01/07/23       25,00 €/mese
  • Aumento IPO 01/07/23                                               2,00 €/mese
  • Incremento Costo del lavoro

(rispetto a dicembre 2022)                                      0,58 €/h pari a +2,86%

(rispetto a giugno 2023)                                            0,27 €/h pari a +1,32%

La prossima variazione economico normativa avverrà a luglio 2024.

 

Settore Facility

Con decorrenza luglio 2023, l’accordo di rinnovo sottoscritto in data 09/07/2021 prevede la terza tranche di aumento dei minimi contrattuali. Tale disposizione determina per l’operaio di 2° livello, scelto come riferimento standard, i seguenti effetti retributivi e di costo:

  • Aumento minimo tabellare                                      30,00 €/mese
  • Incremento Costo del Lavoro                                              

(rispetto a dicembre 2022)                                     0,27 €/h pari a +1,65%

(rispetto a giugno 2023)                                           0,34 €/h pari a +2,08%

La prossima variazione economico normativa avverrà a luglio 2024.

 

Settore Gomma/Plastica

Con decorrenza gennaio 2023, l’accordo di settore, sottoscritto in data 26-01-2023, ha previsto l’erogazione della prima tranche di aumento dei minimi. Tale disposizione comporta per l’operaio di livello G, scelto come riferimento standard, i seguenti effetti retributivi e di costo:

  • Aumento dei minimi retributivi                               56,85 €/mese
  • Incremento Costo del lavoro

(rispetto a dicembre 2022)                                       0,41 €/h pari a +1,86%

La prossima variazione economico normativa avverrà a gennaio 2024.

 

Settore Legno

Con decorrenza luglio 2023, l’accordo di settore, sottoscritto in data 20-06-2023, ha previsto l’erogazione della prima tranche di aumento della retribuzione tabellare. Inoltre, a copertura del primo semestre 2023 è prevista l’erogazione di un importo Una Tantum di 600 €, suddiviso in due rate. La prima viene erogata a luglio 2023.

Tali disposizioni comportano per il lavoratore di livello AE4-AS1, scelto come riferimento standard, i seguenti effetti retributivi e di costo:

  • Aumento della retribuzione tabellare              136,95 €/mese
  • Incremento Costo del lavoro

(rispetto a dicembre 2022)                                       1,73 €/h pari a +6,75%

(rispetto a giugno 2023)                                             1,61 €/h pari a +6,28%

L’U.T. pur non avendo effetti strutturali sul costo del lavoro, determinerà per il solo 2023 un aumento di 0,27 €/h, pari all’1% del costo orario.

La prossima variazione economico normativa avverrà a gennaio 2024.

 

Settore Metalmeccanico

Con decorrenza giugno 2023, l’accordo di settore, sottoscritto in data 05-02-2021, ha previsto l’erogazione della terza tranche di aumento dei minimi. Il valore a consuntivo dell’IPCA-NEI per il 2022 è risultato essere pari al 6,6%, contro l’1% previsionale; pertanto, è stato rivisto al rialzo l’importo di 27 € originariamente previsto dal rinnovo.

Tale disposizione comporta per l’operaio di livello D2, scelto come riferimento standard, i seguenti effetti retributivi e di costo:

  • Aumento dei minimi retributivi                            110,45 €/mese
  • Incremento Costo del lavoro

(rispetto a dicembre 2022)                                       1,48 €/h pari a +6,66%

(rispetto a maggio 2023)                                            1,26 €/h pari a +5,62%

La prossima variazione economico normativa avverrà a giugno 2024.

 

Settore Pelli

Con decorrenza marzo 2023, il precedente accordo di rinnovo sottoscritto in data 01/03/2021 ha previsto la quarta rata di aumento dell’ERN. Tale disposizione determina per l’operaio di 3° livello, scelto come riferimento standard, i seguenti effetti retributivi e di costo:

  • Aumento ERN                                                                  13,00 €/mese
  • Incremento Costo del Lavoro                                              

(rispetto a dicembre 2022)                                       0,31 €/h pari a +1,45%

(rispetto a febbraio 2023)                                          0,15 €/h pari a +0,71%

La prossima variazione economico normativa avverrà a dicembre 2023, come stabilito dal recente accordo di rinnovo del 26/05/2023.

 

Settore Tessile

Con decorrenza gennaio 2023, l’accordo di rinnovo sottoscritto in data 28/07/2021 ha previsto la seconda rata di aumento dell’ERN ed un incremento del contributo c/azienda a Sanimoda. Inoltre, ad aprile lo stesso accordo ha previsto anche la terza tranche di aumento dell’ERN. Tali disposizioni determinano per l’operaio di 3° livello, scelto come riferimento standard, i seguenti effetti retributivi e di costo:

  • Aumento ERN 01/01/2023                                       24,00 €/mese
  • Aumento Sanimoda 01/01/2023                              2,00 €/mese
  • Aumento ERN 01/03/2023                                       25,92 €/mese
  • Incremento Costo del Lavoro                                              

(rispetto a dicembre 2022)                                        0,72 €/h pari a +3,53%

(rispetto a febbraio 2023)                                          0,29 €/h pari a +1,39%

La prossima variazione economico normativa avverrà al rinnovo.

 

 

 

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