Responsabilità sociale d'impresa e conciliazione vita - lavoro sono temi cari al Tavolo DE&I e l'incontro svoltosi nei giorni scorsi ha fornito alle persone delle aziende presenti un'occasione preziosa di approfondimento e confronto. Come si possono conoscere e supportare realtà del Terzo Settore senza perdere di vista il proprio core business? Come si possono trasferire le competenze relazionali acquisite nella vita personale anche sul lavoro?
CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY - 1 CAFFE' ONLUS
L'incontro è stato ospitato dall'associazione 1 Caffè Onlus nel Villino Caprifoglio, alle porte del Parco del Valentino.
L’associazione, nata nel 2011, si propone di sensibilizzare le persone al gesto del dono e di valorizzare le interazioni tra mondo profit e no profit. 1 Caffè Onlus si propone di ricoprire il ruolo di consulente per le aziende che vogliano investire su operazioni di CSR a sostegno di enti non profit del territorio, operando come un intermediario tra le parti, occupandosi dei processi di scouting, co-progettazione, comunicazione e rendicontazione dei progetti e della destinazione dei fondi.
Le attività dell’associazione sono principalmente tre:
Le aziende sono considerate esse stesse generatrici di risorse per il mondo del terzo settore: 1 Caffè Onlus si propone di garantire serietà e trasparenza nelle operazioni di corporate giving con operazioni consapevoli e sicure. Insieme alle aziende si possono così ipotizzare donazioni, collaborazioni commerciali e territoriali in ottica di investimento nella comunità.
VITA + LAVORO = TRANSILIENZA - LIFEED
Durante la mattinata si è approfondito il tema “Vita e lavoro: conflitto o sinergia?”, con l’intervento di Lifeed sulla metodologia di apprendimento del Life Based Learning, utilizzando come teoria scientifica di base quella dell’ “arricchimento tra i ruoli”, promuovendo il passaggio da una visione conflittuale a una prospettiva sinergica tra gli stessi (Ruderman, M. N., Ohlott, P. J., Panzer, K., & King, S. N. (2002) .
Con i preziosi interventi di Riccarda Zezza, Chiara Bacilieri e Benedetta di Cesare di Lifeed i presenti sono stati accompagnati nella comprensione del complesso tema della “transilienza”: la capacità di trasferire le competenze e risorse relazionali sviluppate in un ambito specifico della propria vita a tutti gli altri ambiti.
“Ogni ruolo della vita è un CV ricco di competenze soft!”: l’assunto di base è che la maggior parte delle competenze soft venga appresa e utilizzata nella vita personale. Le nostre vite sono complesse e si ritiene che dalla complessità derivino più ruoli e dunque più risorse.
I vantaggi per il business sono provati
Emerge chiaramente come valorizzare le soft skills e le competenze trasversali delle persone, ritenute oggi e per il futuro competenze chiave anche e soprattutto negli ambiti lavorativi, possa apportare valore positivo al business:
La ricerca
Gli interventi hanno messo in evidenza che è possibile immaginare di avere ruoli diversi che non siano in conflitto ma che si completino e si arricchiscano a vicenda.
Per facilitare la comprensione e messa a sistema pratica di quanto dichiarato Lifeed ha messo a nostra disposizione il MultiMe Finder, uno strumento di auto valutazione e self discovery, sviluppato insieme alla Kellogg School of Management che consente alle persone di costruire la mappa dei propri ruoli di vita, profili caratteriali e competenze associate. Oltre alla restituzione personalizzata, i dati raccolti sono stati presentati in forma aggregata durante la mattina.
Ad utilizzare lo strumento sono state soprattutto persone con un'età superiore ai 45 anni.
Secondo i dati raccolti, in media ognuno dei risponenti è consapevole ogni giorno di 6 ruoli! Di questi, 3,7 sono personali (61%) 2,3 lavorativi (39%). Tra i ruoli afferenti alla sfera lavorativa emergono quelli di professionista, manager e collega mentre tra quelli della sfera extra lavorativa emergono quello di figli, amici, genitori. Nei ruoli fioriscono talenti diversi: nel caso dei nostri rispondenti,17 per persona, 7,3 per ruolo.
Le competenze per le quali emerge il maggior potenziale di sviluppo per i ruoli lavorativi sono quelle relazionali (collaborazione, empatia, ascolto) e di innovazione (curiosità e agilità mentale). Attraverso la transilienza si può verificare una permeabilità di competenze tra i ruoli che aggiunge valore.
Principali competenze emerse dal MultiMe Finder
Alla domanda sulla propria disponibilità ad usare la transilienza nella propria vita quotidiana, provando utilizzare le competenze acquisite nei ruoli della propria sfera personale verso i ruoli professionali e viceversa, l'89% si è detto favorevole.
Disponibilità a sperimentare la transilienza
Abbiamo bisogno di voi per continuare a lavorare insieme al tema dell’inclusione e a generare quotidiani cambiamenti nelle organizzazioni e nelle comunità in ottica inclusiva.
Iscriviti al tavolo DE&I Unione Industriali e partecipa ai gruppi di lavoro scivendo a inclusione@ui.torino.it