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Comunicazione - Comunicato Stampa - 27/06/2025

Nuovo accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo: 17 miliardi di euro alle imprese del Piemonte per investimenti, innovazione e credito. Firmata l'intesa per dare nuovo impulso alla crescita in Italia e all’estero

Modelli produttivi innovativi, Transizione 5.0, Intelligenza Artificiale, Scienze della Vita, Abitare Sostenibile. Marco Gay, Presidente di Unione Industriali Torino: “Rafforzare il dialogo e la collaborazione tra sistema produttivo e sistema finanziario, per la costruzione di un percorso comune fatto di strumenti, competenze e fiducia".

 

Si è svolto nella sede di Unione Industriali Torino l’incontro territoriale di presentazione del nuovo Accordo quadriennale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese italiane, annunciato lo scorso gennaio dal Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e da Carlo Messina, Consigliere Delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo.

Il programma nazionale congiunto mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028, di cui 17 miliardi di euro per le imprese del Piemonte, per rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo e cogliere le opportunità di Transizione 5.0 e I.A., integrando così le risorse già stanziate dalla Banca per la realizzazione degli obiettivi del PNRR.

Marco Gay, Presidente di Unione Industriali Torino, e Stefano Cappellari, Direttore Regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna della Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, hanno evidenziato le peculiarità delle nuove misure e si sono confrontati con la platea degli imprenditori sulle strategie di sviluppo. Particolare attenzione è stata dedicata all’aerospazio, settore che in Piemonte vanta ampie potenzialità di crescita grazie alla presenza di eccellenze tecnologiche e industriali. Durante l’incontro sono state presentate le misure ad hoc per favorire il supporto a nuovi insediamenti produttivi, l’ampliamento e l’ammodernamento di quelli esistenti e gli investimenti nel settore energetico, sostenendo così l’attrattività dei territori italiani con posizione strategica per le rotte e gli interscambi internazionali.

 

Le novità dell’accordo riguardano:

  • gli investimenti in nuovi modelli produttivi evoluti ad alto potenziale con particolare attenzione ad Aerospazio, Energia/Idrogeno, Robotica, Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita
  • l’accelerazione della transizione sostenibile in linea con il Piano Transizione 5.0, dei processi innovativi ad alto contenuto tecnologico, dell’economia circolare verso un bilanciamento energetico ottimale tra fonti energetiche sostenibili
  • l’impatto in ricerca e innovazione, favorendo la nascita e lo sviluppo di startup e Pmi ad alto contenuto tecnologico anche attraverso soluzioni finanziarie e servizi dedicati
  • il rafforzamento della governance e della struttura patrimoniale e finanziaria delle imprese, con soluzioni innovative per la diversificazione delle fonti finanziarie e il ribilanciamento dei livelli di debito
  • piano per l’Abitare Sostenibile, per facilitare la mobilità e l’attrazione dei talenti nell’industria italiana
  • la crescita delle imprese del Sud attraverso la valorizzazione della ZES Unica del Mezzogiorno

 

Il protocollo presentato oggi consolida e rinnova la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria avviata nel 2009, che, grazie a un volume di crediti erogati al sistema produttivo italiano pari a 450 miliardi di euro in quindici anni, ha contribuito a evolvere il rapporto tra banca e impresa accompagnando i bisogni delle Pmi e delle industrie mature anche nelle fasi più complesse. Numerose le iniziative congiunte che, anche attraverso le garanzie governative, hanno consentito di sostenere con nuovo credito decine di migliaia di imprese, in prevalenza Pmi, struttura portante del Made in Italy nel mondo.

 

Marco Gay, Presidente di Unione Industriali di Torino: «Questo protocollo d’intesa nasce dalla volontà condivisa di affrontare con responsabilità e visione le grandi trasformazioni in atto mettendo al centro imprese, sviluppo, sostenibilità e innovazione. Al Piemonte sono destinati 17 miliardi di euro e in un tempo in cui l’incertezza è l’unica certezza, è essenziale rafforzare il dialogo e la collaborazione tra sistema produttivo e sistema finanziario. Non parlo solo di accesso al credito, ma di costruzione di un percorso comune, fatto di strumenti, competenze e fiducia reciproca. Torino con il suo tessuto imprenditoriale ricco di storia e di innovazione, è il luogo ideale per sviluppare questa collaborazione e generare nuovo valore per il territorio, per il Paese e per le generazioni future.»

 

Il comunicato completo è caricato nella colonna di spalla

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