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Comunicazione - Comunicato Stampa - 26/06/2025

Giorgia Garola rilancia la centralità della metalmeccanica torinese: “Vincere la sfida delle competenze per essere protagonisti”. Assemblea pubblica AMMA "Fabbricare il domani. Attrarre, formare e valorizzare i talenti nella nuova industria".

La presidente dell’Amma all’assemblea generale del gruppo chiede di uscire da logiche emergenziali per rilanciare gli investimenti sui giovani talenti, “premiando la responsabilità, riconoscendo il merito, puntando sui percorsi di crescita interni”

 

La sfida delle competenze è la più importante dei prossimi anni. Dobbiamo investire nella formazione in azienda come e più che nei macchinari. Molto di più. Perché l’essere umano non è un accessorio dell’innovazione, perché solo l’uomo sa creare un reale vantaggio competitivo, culturale e sociale. L’IA può aiutare nell’ottimizzazione, ma la disruption non nasce dal dato: nasce dall’intuizione umana”. Si è aperta con queste parole della presidente Giorgia Garola, l’Assemblea Generale dell’Amma, il più importante gruppo merceologico dell’Unione Industriali Torino di cui fanno parte 634 aziende dei settori Aerospazio, Mobilità sostenibile, Meccatronica, Aziende impiantistiche e General contractor, che rappresentano oltre 53mila dipendenti, pari a più del 40% dei metalmeccanici torinesi.

 

"Fabbricare il domani. Attrarre, formare e valorizzare i talenti nella nuova industria" è il titolo scelto da Giorgia Garola per la sua prima assemblea da presidente, dopo l’elezione dello scorso novembre, con il chiaro intento di mettere nuove generazioni e competenze al centro del suo programma. “Serve una scelta: uscire dalla logica dell’emergenza e rientrare in quella dell’investimento. Investire nei giovani, nella formazione, nella transizione digitale e sostenibile. Investire nelle nostre imprese, perché ci crediamo, indipendentemente dal fatto che arrivino fondi pubblici” ha sottolineato la presidente. “Torino può diventare una città attrattiva, all’avanguardia in Italia e in Europa, se smette di pensare ai giovani talenti come a ‘quelli che mancano’, quasi fosse colpa loro se cercano altrove una prospettiva di vita e di carriera. E dobbiamo anche smetterla di pensarli come ‘quelli che si spera arriveranno’, ma già sappiamo che non accadrà. E via con la autocommiserazione e con la lagna che ci portano via tutto. Torino deve iniziare, noi tutti dobbiamo iniziare a considerare i giovani come protagonisti già qui e ora” ha rimarcando come questa necessità sia tanto più urgente se si guarda alla “polarizzazione del mercato del lavoro è sotto gli occhi di tutti: lavori semplici e lavori iper-qualificati”, ecco perché “dare valore al talento significa creare prospettive. Oggi il vero fattore competitivo è poter contare su persone che credono in ciò che fanno”. Serve però, secondo Garola anche un cambio culturale nelle imprese: “Torino ha una cultura d’impresa forte, ma a volte un po’ troppo verticale, rigida. Valorizzare vuol dire premiare la responsabilità, riconoscere il merito, investire nei percorsi di crescita interni. Vuol dire puntare sul senso di responsabilità e non sul senso di colpa per dare, permettetemi il gioco di parole, un ‘senso’ al lavoro, e questo è fondamentale per il buon funzionamento di una organizzazione”. Il Piemonte, ha ripetuto Garola, ha competenze altissime nella meccatronica, nella robotica, nell’aerospazio, nell’impiantistica, nei macchinari, auspicando però “un piano industriale italiano sull’energia, sulla mobilità, sull’idrogeno, sul nucleare, sulle reti” di cui “Torino diventi protagonista, non spettatrice”.

 

Il presidente dell’Unione Industriali Torino, Marco Gay, nel suo saluto all’assemblea Amma ha sottolineato come “in questo contesto in cui dominano complessità e incertezza emerge un concetto che ci rappresenta profondamente: la nostra ‘intelligenza industriale’. Non è solo questione di tecnologie avanzate, ma della nostra storica capacità di ‘saper fare’ in modo trasversale, combinando competenze”. Si tratta, ha aggiunto Gay “di grande responsabilità, ma anche un’enorme opportunità: far evolvere la nostra industria senza rinnegare le sue radici, costruire un futuro che sia al tempo stesso competitivo, inclusivo e sostenibile”.

 

Il comunicato completo è scaricabile qui, nella colonna di spalla.

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