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Comunicato Stampa - 14/10/2024

La preoccupazione delle imprese per la complessa situazione geopolitica ed economica globale. Presentazione indagine congiunturale Torino e Piemonte IV trimestre 2024

 

Il clima di fiducia delle imprese piemontesi per il IV trimestre del 2024, così come emerge dalla consueta indagine trimestrale realizzata a settembre da Unione Industriali Torino e Confindustria Piemonte, riflette preoccupazione per la complessa situazione geopolitica ed economica globale.

Dopo i segnali di rallentamento registrati a giugno, le attese delle oltre 1.340 realtà manifatturiere e dei servizi che costituiscono il campione dell’indagine, si confermano prudenti.

Gli indicatori per produzione, ordini e redditività si attestano su valori negativi. In ulteriore calo anche le previsioni sulle esportazioni. Per la prima volta si azzera la tradizionale forbice dimensionale, che vedeva le grandi imprese esprimere attese più positive, rispetto a quelle di minori dimensioni.

Tuttavia, va notato che, come avviene da oltre un anno, il dato complessivo piemontese è sintesi di un andamento settoriale divergente. Da un lato il comparto manifatturiero, in sofferenza, con indicatori in calo e cassa integrazione in aumento, soprattutto in alcuni settori. Dall’altro, un terziario che prosegue la crescita iniziata dopo la pandemia, ed esportando poco non è toccato delle tensioni sui mercati internazionali.

 

Marco Gay, Presidente dell’Unione Industriali Torino

«Mai come oggi è necessaria la massima attenzione e considerazione di tutte le segnalazioni e risposte che arrivano dalle imprese. Rispetto agli ultimi anni infatti, prima il Covid, poi il caro energia ed infine i drammatici conflitti in corso da una parte e la capacità di insistere nelle filiere nazionali ed internazionali dall'altra hanno spiegato gli andamenti della fiducia delle imprese, mentre ora ci troviamo ad affrontare una difficoltà più profonda, legata alla frenata delle economie tedesca e francese e le incertezze geopolitiche ed infrastrutturali. In questo contesto, è rilevante garantire la piena efficienza del piano Transizione 5.0, che finalmente muove i primi passi, insieme a un'accelerazione della fase decisiva per il PNRR e ai grandi progetti infrastrutturali. Si tratta di tre condizioni che, insieme al bisogno di innovazione, possono fungere da volano per non far rallentare ulteriormente la fiducia delle imprese, e cogliere più rapidamente l'auspicata ripresa dell’economia europea nel 2025, anche grazie al calo di tassi e dell'inflazione».

 

Il comunicato completo è in allegato (colonna a destra)

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